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Ricerca personalizzata

giovedì 9 aprile 2009

Case antisismiche

Chi non conosce la storiella dei tre porcellini? dove la casa di paglia prima e quella di legno poi vengono buttate giù dal lupo cattivo, mentre la casa di mattoni resiste fino a che un terremoto non la butta giù.
Bene, forse non è ancora il momento di polemizzare, ma di rimboccarsi le maniche per aiutare i migliaia di sfollati abruzzesi da una parte, e pensare al futuro per cercare di evitare altre tragedie dall'altra.
A quanto pare il cemento, laterizio o calcestruzzo che dir si voglia, non può reggere alle scosse sismiche, poi soprattutto quando non si rispettano le norme edilizie come nel nostro ormai passato "bel paese" che se ti vuoi allungare il salotto anche se la costruzione non rispetta i canoni perlomeno di sicurezza, puoi farlo previo pagamento di un condono edilizio.
Un proprietario di un'azienda agricola veneta, appassionato evidentemente della famosa fiaba, ha voluto ristrutturare il suo stabile. Ormai ridotto malissimo, gli era stato consigliato di abbattere il suo edificio e ricostruirlo, ma lui prendendo spunto dall'architetta inglese Barbara Jones, ha ricostruito la sua casa con la paglia(Come la foto sopra riporta). I vantaggi sono sembrati subito evidenti: le balle di paglia sono un materiale molto economico, altamente isolante sia dai rumori (isolamento acustico) sia dal freddo e dal caldo (isolamento termico), resistente alle vibrazioni sismiche, ecocompatibile, ecosostenibile e traspirante, in quanto non intrappola l'umidità dentro l'edificio, distribuendola uniformemente nell'ambiente. Inoltre, se il progetto è eseguito accuratamente, la costruzione di una casa in balle di paglia è realizzabile anche con manodopera non specializzata. E' possibile riunire un gruppo di persone inesperte, formarle e cominciare a costruire i muri in mezza giornata.
Lo svantaggio ovviamente è la difficoltà di ottenere (almeno nel nostro paese) un permesso per farlo.
I giapponesi invece, da veri geniacci, hanno accettato e acquistato un nuovo brevetto per costruire edifici antisismici, ovvero palazzi di legno, resistenti a forte scosse sismiche che fanno ondeggiare le case senza farle crollare, e ad incendi a gradazioni molto più alte dei 600 gradi del cemento.

Ma dove l'avranno fatta questa genialata? a Tokyo? Osaka? Yokohama? No, niente di tutto di tutto questo, il progetto è stato fatto nel centro di ricerca Ivalsa, nel paese di San Michele all' Adige nel nostro Trentino.(casa di legno che balla)
Noi moriamo e loro progrediscono con le nostre idee, e poi si parla di fuga di cervelli.

1 commento:

Hank ha detto...

In Italia non c'è la cultura di fare le cose per bene, essere avanti nelle tecniche e lungimiranti nelle idee.
Qui si fanno i palazzi con la sabbia di mare, crollano, pioggia di soldi per le ricostruzioni, tangenti e furti vari. La gente disperata vive nei conteiner e i pochi frbetti ingrossano i propri conti in banca. Che schifo

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